Didone abbandonata, Venezia, Rossetti, 1725

 SCENA ULTIMA
 
 DIDONE
 
 DIDONE
1445Ah che dissi infelice! A qual eccesso
 mi trasse il mio furore.
 Oh dio cresce l'orrore. Ovunque io miro
 mi vien la morte e lo spavento in faccia,
 trema la regia e di cader minaccia.
1450Selene, Osmida, ah tutti,
 tutti cedeste alla mia sorte infida,
 non v'è chi mi soccorra o chi m'uccida.
 
    Vado... Ma dove... Oh dio.
 Resto... Ma poi, che fo!
1455Dunque morir dovrò
 senza trovar pietà?
 
 E v'è tanta viltà nel petto mio?
 No no. Si mora; e l'infedele Enea
 abbia nel mio destino
1460un augurio funesto al suo camino.
 Precipiti Cartago,
 arda la regia e sia
 il cenere di lei la tomba mia.
 
 IL FINE