Catone in Utica, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA IX
 
 Camera con sedie.
 
 CATONE e MARZIA
 
 CATONE
 Si vuole ad onta mia
990che Cesare s'ascolti.
 L'ascolterò. Ma in faccia
 agli uomini ed ai numi io mi protesto
 che da tutti costretto
 mi riduco a soffrirlo e con mio affanno
995debole io son per non parer tiranno.
 MARZIA
 Oh di quante speranze
 questo giorno è cagion! Da due sì grandi
 arbitri della terra
 incerto il mondo e curioso pende;
1000e da voi pace o guerra
 o servitude o libertade attende.
 CATONE
 Inutil cura.
 MARZIA
                        Or viene (Guardando dentro alla scena)
 Cesare a te.
 CATONE
                         Lasciami seco.
 MARZIA
                                                      (O dei,
 per pietà secondate i voti miei). (Parte)