Catone in Utica, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA XIV
 
 MARZIA, EMILIA e ARBACE
 
 MARZIA
 Sarete paghi alfin. Volesti al padre (Ad Arbace)
 vedermi in odio? Eccomi in odio. Avesti (Ad Emilia)
 desio di guerra? Eccoci in guerra. Or dite,
1250che bramate di più?
 ARBACE
                                        M'accusi a torto.
 Tu mi togliesti, il sai,
 la legge di tacere.
 EMILIA
                                   Io non t'offendo,
 se vendetta desio.
 MARZIA
                                    Ma uniti intanto
 contro me congiurate.
1255Ditelo, che vi feci, anime ingrate?
 
    So che godendo vai
 del duol che mi tormenta.
 Ma lieto non sarai, (Ad Arbace)
 ma non sarai contenta; (Ad Emilia)
1260voi penerete ancor.
 
    Nelle sventure estreme
 noi piangeremo insieme.
 Tu non avrai vendetta, (Ad Emilia)
 tu non sperare amor. (Ad Arbace e parte)