Catone in Utica, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA II
 
 CESARE e poi MARZIA
 
 CESARE
 Quanti aspetti la sorte
1350cangia in un giorno.
 MARZIA
                                       Ah Cesare, che fai?
 Come in Utica ancor?
 CESARE
                                          L'insidie altrui
 mi son d'inciampo.
 MARZIA
                                      Per pietà, se m'ami,
 come parte del mio
 difendi il viver tuo; Cesare, addio. (In atto di partire)
 CESARE
1355Fermati, dove fuggi?
 MARZIA
 Al germano, alle navi. Il padre irato
 vuol la mia morte. (Oh dio! (Guardando intorno)
 Giungesse mai). Non m'arrestar; la fuga
 sol può salvarmi.
 CESARE
                                  Abbandonata e sola
1360arrischiarti così? Ne' tuoi perigli
 seguirti io deggio.
 MARZIA
                                    No; s'è ver che m'ami,
 me non seguir; pensa a te sol; non dei
 meco venire. Addio... Ma senti; in campo,
 com'è tuo stil, se vincitor sarai,
1365oggi del padre mio
 risparmia il sangue, io te ne priego. Addio. (Guardando intorno)
 CESARE
 T'arresta anche un momento.
 MARZIA
                                                        È la dimora
 perigliosa per noi, potrebbe... Io temo... (Guardando di nuovo)
 Deh lasciami partir.
 CESARE
                                        Così t'involi?
 MARZIA
1370Crudel, da me che brami? È dunque poco
 quant'ho sofferto? Ancor tu vuoi ch'io senta
 tutto il dolor d'una partenza amara?
 Lo sento sì, non dubitarne; il pregio
 d'esser forte m'hai tolto. Invan sperai
1375lasciarti a ciglio asciutto. Ancora il vanto
 del mio pianto volesti; ecco il mio pianto.
 CESARE
 Aimè, l'alma vacilla!
 MARZIA
 Chi sa se più ci rivedremo e quando;
 chi sa che il fato rio
1380non divida per sempre i nostri affetti.
 CESARE
 E nell'ultimo addio tanto ti affretti.
 MARZIA
 
    Confusa, smarrita
 spiegarti vorrei
 che fosti... che sei...
1385Intendimi, oh dio!
 Parlar non poss'io,
 mi sento morir.
 
    Fra l'armi se mai
 di me ti rammenti
1390io voglio... Tu sai...
 Che pena! Gli accenti
 confonde il martir. (Parte)