Catone in Utica, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA VII
 
 CATONE e detti
 
 CATONE
                                        Olà fermate.
 EMILIA
 (Fato avverso!)
 CATONE
                               Che miro! Allorch'io cerco
 la fuggitiva figlia,
 te in Utica ritrovo in mezzo all'armi!
 Che si vuol? Che si tenta?
 CESARE
1755La morte mia ma con viltà.
 CATONE
                                                    Chi è reo
 di sì basso pensiero?
 CESARE
 Emilia.
 CATONE
                 Emilia!
 EMILIA
                                  È vero.
 Io fra noi lo ritenni. In questo loco
 venne per opra mia; qui voglio all'ombra
1760dell'estinto Pompeo svenar l'indegno.
 Non turbar nel più bello il gran disegno.
 CATONE
 E romana qual sei
 speri adoprar con lode
 la greca insidia e l'africana frode?
 EMILIA
1765È virtù quell'inganno
 che dall'indegna soma
 libera d'un tiranno il mondo e Roma.
 CATONE
 Non più, parta ciascuno. (La gente di Emilia parte)
 EMILIA
                                                E tu difendi
 un ribelle così!
 CATONE
                              Suo difensore
1770son per tua colpa.
 CESARE
                                   (Oh generoso core!) (Ripone la spada)
 EMILIA
 Momento più felice
 pensa che non avrem.
 CATONE
                                           Parti e ti scorda
 l'idea d'un tradimento.
 EMILIA
 Veggo il fato di Roma in ogni evento. (Parte)