Didone abbandonata, Madrid, Mojados, 1752

 SCENA XII
 
 IARBA, ARASPE, poi OSMIDA
 
 IARBA
355Non è più tempo, Araspe,
 di celarmi così. Troppo finora
 sofferenza mi costa.
 ARASPE
                                       E che farai?
 IARBA
 I miei guerrier, che nella selva ascosi
 quindi non lungi al mio venir lasciai,
360chiamerò nella reggia;
 distruggerò Cartago; e l'empio core
 all'indegno rival trarrò...
 OSMIDA
                                               Signore, (Con fretta)
 già di Nettuno al tempio
 la regina s'invia. Sugli occhi tuoi
365al superbo troiano,
 se tardi a riparar, porge la mano.
 IARBA
 Tanto ardir!
 OSMIDA
                          Non è tempo
 d'inutili querele.
 IARBA
                                  E qual consiglio?
 OSMIDA
 Il più pronto è il migliore. Io ti precedo;
370ardisci. Ad ogni impresa
 io sarò tuo sostegno e tua difesa. (Parte)