Ezio, Venezia, Buonarigo, 1728

 SCENA XII
 
 FULVIA e detti
 
 FULVIA
 Augusto, ah rassicura
 i miei timori. È il traditor palese?
 È in salvo la tua vita?
 VALENTINIANO
                                          E Fulvia ha tanta
 cura di me?
 FULVIA
                         Puoi dubitarne? Adoro
1015in Cesare un amante a cui fra poco
 con soave catena
 annodarmi saprò. (So dirlo appena).
 MASSIMO
 (Simula o dice il ver!)
 VALENTINIANO
                                           Se il mio periglio
 amorosa pietà ti desta in seno,
1020grata al mio cor la sicurezza è meno.
 Ma potrò lusingarmi
 della tua fedeltà?
 FULVIA
                                  Per finch'io viva
 de' miei teneri affetti avrai l'impero.
 (Ezio perdona).
 MASSIMO
                                (Io non comprendo il vero).
 VALENTINIANO
1025Ah Se d'Ezio non era
 la fellonia, saresti già mia sposa.
 Ma cara alla sua vita
 costarà la tardanza.
 FULVIA
                                      Il gran delitto
 dovresti vendicar. Ma chi dall'ira
1030del popolo che l'ama
 assicurar ci può? Pensaci Augusto,
 per te dubbia mi rendo.
 VALENTINIANO
 Questo sol mi trattiene.
 MASSIMO
                                              (Or Fulvia intendo).
 FULVIA
 E se fosse innocente? Eccoti privo
1035di un gran sostegno, eccoti esposto ai colpi
 d'ignoto traditore,
 eccoti in odio... Ah mi si aggiaccia il core.
 VALENTINIANO
 Volesse il ciel che reo non fosse. Ei viene
 qui per mio cenno.
 FULVIA
                                      (Ah che farò!)
 VALENTINIANO
                                                                  Vedrai
1040ne' suoi detti qual è.
 FULVIA
                                        Lascia ch'io parta;
 col suo giudice solo
 meglio il reo parlerà.
 VALENTINIANO
                                         No, resta.
 MASSIMO
                                                             Augusto
 Ezio qui giunge.
 FULVIA
                                 (Oh dio).
 VALENTINIANO
 Ti assidi al fianco mio.
 FULVIA
1045Come! Suddita io sono e tu vorrai...
 VALENTINIANO
 Suddita non è mai
 chi ha vassallo il monarca.
 FULVIA
                                                  Ah non conviene...
 VALENTINIANO
 Non più, comincia ad avvezzarti al trono.
 Siedi.
 FULVIA
               Ubbidisco. (In qual cimento io sono!)