Ezio, Venezia, Buonarigo, 1728

 SCENA XIV
 
 Si vedono scendere dal Campidoglio combattendo le guardie imperiali coi sollevati. Siegue zuffa, quale terminata esce VALENTINIANO senza manto, con spada rotta difendendosi da due congiurati, e poi MASSIMO con spada nuda, indi FULVIA
 
 VALENTINIANO
1680Ah traditori. Amico (A Massimo)
 soccorri il tuo signor.
 MASSIMO
                                         Fermate. Io voglio
 il tiranno svenar. (Si ritirano li congiurati e Massimo assale Valentiniano)
 FULVIA
                                   Padre che fai? (Si frapone Fulvia)
 MASSIMO
 Punisco un empio.
 VALENTINIANO
                                     È questa
 di Massimo la fede?
 MASSIMO
                                        Assai finora
1685finsi con te. Se il mio comando Emilio
 mal eseguì, per questa man cadrai. (Torna ad assalir Valentiniano)
 VALENTINIANO
 Ah iniquo.
 FULVIA
                       Al sen d'Augusto
 non passerà quel ferro,
 se me di vita il genitor non priva.
 MASSIMO
1690Cesare morirà.