Didone abbandonata, Madrid, Mojados, 1752

 SCENA VIII
 
 SELENE e detti
 
 SELENE
 Tanto ardir nella reggia? Olà fermate.
 Così mi serbi fé? Così difendi,
 Araspe traditor, d'Enea la vita?
 ENEA
775No principessa, Araspe
 non ha di tradimenti il cor capace.
 SELENE
 Chi di Iarba è seguace
 esser fido non può.
 ARASPE
                                      Bella Selene,
 puoi tu sola avanzarti
780a tacciarmi così.
 SELENE
                                 T'accheta e parti.
 ARASPE
 
    Tacerò se tu lo brami;
 ma fai torto alla mia fede,
 se mi chiami traditor.
 
    Porterò lontano il piede;
785ma di questi sdegni tuoi
 so che poi tu avrai rossor. (Parte)