L’Ezio, Venezia, Bettinelli, 1733

 SCENA III
 
 VARO e detti
 
 VARO
 Cesare invano il traditor cercai.
 VALENTINIANO
 Ma dove si celò?
 VARO
                                 La nostra cura
 non poté rinvenirlo.
 VALENTINIANO
                                       E deggio in questa
 incertezza restar? Di chi fidarmi?
715Di chi temer? Stato peggior del mio
 vedeste mai?
 MASSIMO
                            Ti rassicura. Un colpo,
 che a vuoto andò, del traditor scompone
 tutta la trama. Io cercherò d'Emilio,
 io veglierò per te. Del tutto ignoto
720l'insidiator non è. Per tua salvezza
 d'alcuno intanto assicurar ti puoi.
 VALENTINIANO
 Deh m'assistete, io mi riposo in voi.
 
    Vi fida lo sposo,
 vi fida il regnante
725dubbioso ed amante
 la vita e l'amor.
 
    Tu, amico, prepara (A Massimo)
 soccorso ed aita;
 tu serbami, o cara,
730gli affetti del cor. (A Fulvia. Parte con Varo e pretoriani)