Ezio, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA XII
 
 FULVIA e detti
 
 FULVIA
 Augusto, ah rassicura
 i miei timori. È il traditor palese?
 È in salvo la tua vita?
 VALENTINIANO
                                          E Fulvia ha tanta
1020cura di me?
 FULVIA
                         Puoi dubitarne? Adoro
 in Cesare un amante a cui fra poco
 con soave catena
 annodarmi dovrò. (So dirlo appena).
 MASSIMO
 (Simula o dice il ver?)
 VALENTINIANO
                                            Se il mio periglio
1025amorosa pietà ti desta in seno,
 grata al mio cor la sicurezza è meno.
 Ma potrò lusingarmi
 della tua fedeltà?
 FULVIA
                                  Per finch'io viva,
 de' miei teneri affetti avrai l'impero.
1030(Ezio, perdona).
 MASSIMO
                                 (Io non comprendo il vero).
 VALENTINIANO
 Ah se d'Ezio non era
 la fellonia, saresti già mia sposa.
 Ma cara alla sua vita
 costerà la tardanza.
 FULVIA
                                      Il gran delitto
1035dovresti vendicar. Ma chi dall'ira
 del popolo che l'ama
 assicurar ci può? Pensaci, Augusto.
 Per te dubbia mi rendo.
 VALENTINIANO
 Questo sol mi trattiene.
 MASSIMO
                                              (Or Fulvia intendo).
 FULVIA
1040E se fosse innocente? Eccoti privo
 d'un gran sostegno, eccoti esposto ai colpi
 d'ignoto traditore,
 eccoti in odio... Ah mi si agghiaccia il core.
 VALENTINIANO
 Volesse il ciel che reo non fosse. Ei viene
1045qui per mio cenno.
 FULVIA
                                      (Ah che farò!)
 VALENTINIANO
                                                                  Vedrai
 ne' suoi detti qual è.
 FULVIA
                                        Lascia ch'io parta.
 Col suo giudice solo
 meglio il reo parlerà.
 VALENTINIANO
                                         No, resta.
 MASSIMO
                                                             Augusto,
 Ezio qui giunge. (Vedendo venire Ezio)
 FULVIA
                                  (Oh dio!)
 VALENTINIANO
1050T'assidi al fianco mio. (A Fulvia)
 FULVIA
 Come! Suddita io sono e tu vorrai...
 VALENTINIANO
 Suddita non è mai
 chi ha vassallo il monarca.
 FULVIA
                                                  Ah non conviene...
 VALENTINIANO
 Non più, comincia ad avvezzarti al trono.
1055Siedi.
 FULVIA
               Ubbidisco. (In qual cimento io sono!) (Siede alla destra di Valentiniano)