Ezio, Torino, Reale, 1757

 SCENA XII
 
 FULVIA e detti
 
 FULVIA
 Augusto, ah rassicura
 i miei timori! È il traditor palese?
1020È in salvo la tua vita?
 VALENTINIANO
                                          E Fulvia ha tanta
 cura di me?
 FULVIA
                         Puoi dubitarne? Adoro
 in Cesare un amante a cui fra poco
 con soave catena
 annodarmi dovrò. (So dirlo appena).
 MASSIMO
1025(Simula o dice il ver?)
 VALENTINIANO
                                            Se il mio periglio
 amorosa pietà ti desta in seno,
 grata al mio cor la sicurezza è meno.
 Ma potrò lusingarmi
 della tua fedeltà?
 FULVIA
                                  Per finch'io viva,
1030de' miei teneri affetti avrai l'impero.
 (Ezio, perdona).
 MASSIMO
                                 (Io non comprendo il vero).
 VALENTINIANO
 Ah! Se d'Ezio non era
 la fellonia, saresti già mia sposa.
 Ma cara alla sua vita
1035costerà la tardanza.
 FULVIA
                                      Il gran delitto
 dovresti vendicar. Ma chi dall'ira
 del popolo, che l'ama,
 assicurar ci può? Pensaci, Augusto,
 per te dubbia mi rendo.
 VALENTINIANO
1040Questo sol mi trattiene.
 MASSIMO
                                              (Or Fulvia intendo).
 FULVIA
 E se fosse innocente? Eccoti privo
 d'un gran sostegno, eccoti esposto ai colpi
 d'ignoto traditore,
 eccoti in odio... Ah mi si agghiaccia il core!
 VALENTINIANO
1045Volesse il ciel che reo non fosse. Ei viene
 qui per mio cenno.
 FULVIA
                                      (Ah che farò?)
 VALENTINIANO
                                                                   Vedrai
 ne' suoi detti qual è.
 FULVIA
                                        Lascia ch'io parta.
 Col suo giudice solo
 meglio il reo parlerà.
 VALENTINIANO
                                         No, resta.
 MASSIMO
                                                             Augusto,
1050Ezio qui giunge. (Vedendo venire Ezio)
 FULVIA
                                  (Oh dio!)
 VALENTINIANO
 T'assidi al fianco mio. (A Fulvia)
 FULVIA
 Come! Suddita io sono e tu vorrai...
 VALENTINIANO
 Suddita non è mai
 chi ha vassallo il monarca.
 FULVIA
                                                  Ah non conviene...
 VALENTINIANO
1055Non più, comincia ad avvezzarti al trono.
 Siedi.
 FULVIA
               Ubbidisco. (In qual cimento io sono!) (Siede alla destra di Valentiniano)