Didone abbandonata, Madrid, Mojados, 1752

 SCENA XV
 
 DIDONE, poi OSMIDA
 
 DIDONE
1240I miei casi infelici
 favolose memorie un dì saranno.
 E forse diverranno
 soggetti miserabili e dolenti
 alle tragiche scene i miei tormenti.
 OSMIDA
1245È perduta ogni speme.
 DIDONE
 Così presto ritorni?
 OSMIDA
                                       Invano, oh dio!
 tentai passar dal tuo soggiorno al lido.
 Tutta del moro infido
 il minaccioso stuol Cartago inonda.
1250Fra le strida e i tumulti
 agli insulti degli empi
 son le vergini esposte, aperti i tempi;
 né più desta pietade
 o l'immatura o la cadente etade.
 DIDONE
1255Dunque alla mia ruina
 più riparo non v'è? (Si comincia a vedere il fuoco nella reggia)