Semiramide riconosciuta, Roma, Zempel e de Mey, 1729

 SCENA VI
 
 SEMIRAMIDE
 
 SEMIRAMIDE
890Di Scitalce il rifiuto
 è una prova d'amor. Questa mi toglie
 de' tradimenti suoi
 l'imagine nel cor. Questa risveglia
 le mie speranze e questa
895mille teneri affetti in sen mi desta.
 T'intendo amor, mi vai
 la sua fé rammentando e non gl'inganni.
 Quant'è facile mai
 nelle felicità scordar gli affanni!
 
900   Il pastor se torna aprile
 non rammenta i giorni algenti,
 dall'ovile all'ombre usate
 riconduce i bianchi armenti
 e l'avene abbandonate
905fa di nuovo risuonar.
 
    Il nocchier placato il vento
 più non teme o si scolora
 ma contento in su la prora
 va cantando in faccia al mar. (Parte)