Semiramide riconosciuta, Venezia, Buonarigo, 1729

 SCENA IV
 
 TAMIRI, MIRTEO, IRCANO e SCITALCE
 
 SCITALCE
 (Che vidi! Che ascoltai! Vive l'infida. (Da sé)
 Ma non l'uccisi io stesso?
 O sognavo in quel punto o sogno adesso).
 TAMIRI
195Sì pensoso o Scitalce? Ami o non ami?
 Sprezzi o brami i miei lacci?
 Da lunge avvampi e da vicino agghiacci?
 SCITALCE
 Perdonami, o Tamiri.
 Se tu sapessi... oh dio.
 TAMIRI
                                           Parla.
 SCITALCE
                                                        Se parlo
200più confusa ti rendo.
 TAMIRI
 O tutto mi palesa o nulla intendo.
 SCITALCE
 
    Vorrei spiegar l'affanno,
 nasconderlo vorrei.
 E mentre i dubbi miei
205così crescendo vanno
 tutto spiegar non oso,
 tutto non so tacer.
 
    Sollecito, dubbioso
 penso, rammento e vedo
210e agl'occhi miei non credo,
 non credo al mio pensier.