Semiramide riconosciuta, Venezia, Buonarigo, 1729

 SCENA VI
 
 SEMIRAMIDE
 
 SEMIRAMIDE
 Di Scitalce il rifiuto
860è una prova d'amor. Questa mi toglie
 de' tradimenti suoi
 l'imagine dal cor. Questa risveglia
 le mie speranze e questa
 mille teneri affetti in sen mi desta.
865T'intendo amor. Mi vai
 la sua fé rammentando e non gl'inganni.
 Quanto è facile mai
 nella felicità scordar gli affanni!
 
    Il pastor se torna aprile
870non rammenta i giorni algenti.
 Dall'ovile all'ombre usate
 riconduce i bianchi armenti
 e l'avene abbandonate
 fa di nuovo risuonar.
 
875   Il nocchier placato il vento
 più non teme o si scolora.
 Ma contento in su la prora
 va cantando in faccia al mar.