Semiramide riconosciuta, Venezia, Buonarigo, 1729

 SCENA II
 
 SIBARI con spada nuda e detto
 
 SIBARI
                                  Signor fuggiamo.
 IRCANO
 E Tamiri dov'è?
 SIBARI
                                 Fuggiam, che tutta
 di grida feminili
 suona la regia e al feminil tumulto
1165accorrono i custodi. Argine intanto
 faran que' pochi sciti
 che mi desti all'impresa. Ah già che il fato
 non arrise al disegno
 due vittime togliamo al regio sdegno.
 IRCANO
1170Questa è la sposa a cui trovarmi in braccio
 dovea l'aurora? E tu senza Tamiri
 a me ritorni avanti?
 SIBARI
 Era vano arrischiarmi incontro a tanti.
 IRCANO
 Ah codardo, quel sangue
1175che temesti versar sparger vogl'io. (Cava la spada)
 SIBARI
 Qual ingiusto desio!
 E pur colpa non ho.
 IRCANO
                                      Cadi trafitto.
 Sempre in te punirò qualche delitto. (Ircano in atto di uccider Sibari e Sibari con spada nuda si difende)