Semiramide riconosciuta, Madrid, Mojados, 1753

 SCENA XII
 
 SEMIRAMIDE, poi IRCANO e MIRTEO
 
 SEMIRAMIDE
 Sarà dunque Scitalce
 sposo a Tamiri? E soffrirò che ad onta
385del nostro affetto antico...
 Principi, io vi predico
 gran disastri in amor. Se pigri siete,
 la destra di Tamiri
 Scitalce usurperà. Correte a lei,
390ditele i vostri affanni;
 pietà chiedete e se pietà bramate
 qualche stilla di pianto ancor versate.
 IRCANO
 Non è sì vile Ircano.
 MIRTEO
 A placar quell'ingrata il pianto è vano.
 SEMIRAMIDE
 
395   Voi non sapete quanto
 giovi a destar faville
 quell'improvviso pianto
 che versan due pupille
 in faccia al caro ben.
 
400   Ogni bellezza altera
 va dell'altrui dolore;
 si rende poi men fiera
 e alfin germoglia amore
 alla pietade in sen. (Parte)