Semiramide riconosciuta, Madrid, Mojados, 1753

 SCENA V
 
 SEMIRAMIDE e MIRTEO
 
 MIRTEO
 Vedi quanto son io
 sventurato in amore. Un tal rivale
 a me si preferisce.
 SEMIRAMIDE
                                     A tuo favore
665tutto farò. Ti bramarei felice.
 MIRTEO
 Come goder mi lice
 la tua pietà?
 SEMIRAMIDE
                          Ti meravigli, o prence,
 perché il mio cor non vedi.
 Va'; più caro mi sei di quel che credi.
 MIRTEO
 
670   A te risorge accanto
 la speme nel mio sen,
 come dell'alba al pianto
 su l'umido terren
 risorge il fiore.
 
675   Se guida mia si fa
 l'amica tua pietà,
 non temo del mio ben
 tutto il rigore. (Parte)