Semiramide riconosciuta, Madrid, Mojados, 1753

 SCENA V
 
 SCITALCE e poi TAMIRI
 
 SCITALCE
 Dove son! Che ascoltai! Tanta fermezza
 può mostrar chi tradisce? Oh dei! Se mai
 ingannato io mi fossi?
 Se mai fosse fedel? Se tanti oltraggi
1025soffrisse a torto... Eh che son folle. Ah dunque
 maggior fede io dovrei
 a' suoi detti prestar che agli occhi miei?
 Risolviti, o Scitalce,
 e detesta una volta i tuoi deliri.
 TAMIRI
1030Principe...
 SCITALCE
                      Alfin Tamiri (Risoluto)
 m'avveggo dell'error. Teco un ingrato
 so che finora io fui. Ma più nol sono.
 Concedimi, io l'imploro, il tuo perdono.
 TAMIRI
 (Nino parlò per me). Tutto, o Scitalce,
1035tutto mi scorderei; ma in te sospetto
 di qualche ardor primiero
 viva la fiamma ancor.
 SCITALCE
                                          No, non è vero.
 TAMIRI
 Finger tu puoi. Nol crederò se pria
 la tua destra non stringo.
 SCITALCE
1040Ecco la destra mia. Vedi s'io fingo.