La Semiramide riconosciuta, Venezia, Bettinelli, 1733

 SCENA X
 
 SEMIRAMIDE e detti
 
 TAMIRI
 Signor, brama Scitalce
 teco parlar. (A Nino)
 SEMIRAMIDE
                         (Vorrà scoprirsi). Altrove
 piacciati, o principessa,
 portare il piè. Tutta agli accenti suoi
405lascia la libertà.
 TAMIRI
                                Parto. S'ei m'ami
 scorgi... Chiedi...
 SEMIRAMIDE
                                  Va' pur. So quel che brami. (Tamiri parte)
 (Siam soli, or parlerà).
 SCITALCE
                                            (Partì Tamiri,
 or con me si palesa).
 SEMIRAMIDE
 (Il rossor lo ritarda).
 SCITALCE
410(Teme quel cor fallace).
 SEMIRAMIDE
 (Tace e mi guarda).
 SCITALCE
                                       (Ancor mi guarda e tace).
 SEMIRAMIDE
 Principe tu non parli?
 Impallidisci, avvampi e sei confuso?
 SCITALCE
 Signor, nel tuo sembiante
415una donna incostante,
 che in Egitto adorai,
 veder mi parve e mi turbò la mente.
 Quella crudel mi figurai presente.
 SEMIRAMIDE
 Tanto simile a Nino
420era dunque colei?
 SCITALCE
                                    Simile tanto
 che sotto un'altra spoglia
 quell'infida direi che in te s'annida.
 SEMIRAMIDE
 Se fu simile a me, non era infida.
 SCITALCE
 Ah menzognera, ah ingrata,
425anima senz'amore,
 nata per mio rossore,
 nata per mia sventura...
 SEMIRAMIDE
                                              Olà! Scitalce
 così meco ragiona?
 SCITALCE
 Io m'ingannai. Perdona
430uno sfogo innocente.
 Quella crudel mi figurai presente.
 SEMIRAMIDE
 Se presente al tuo sguardo,
 siccome è al tuo pensiero,
 fosse colei, non ti vedrei sì fiero.
435Dell'ingiuste querele,
 di tanti sdegni tuoi pietà, perdono
 forse le chiederesti
 e perdono e pietà forse otterresti.
 SCITALCE
 (Questo di più! L'ingrata
440vegga ch'io non la curo). Ah se tu vuoi,
 questo mio core oppresso
 felice tornerà.
 SEMIRAMIDE
                             (Si scopre adesso).
 Libero parla.
 SCITALCE
                           Oh dio!
 Temo lo sdegno tuo.
 SEMIRAMIDE
                                       Del mio perdono
445non dubitar; spiegati pur.
 SCITALCE
                                                  Vorrei
 pietosa a' miei martiri
 mercé del tuo favor render Tamiri.
 SEMIRAMIDE
 (O smania! O gelosia!)
 SCITALCE
 Ella è la fiamma mia,
450adoro il suo sembiante...
 SEMIRAMIDE
 Non più. (Fingiam). Ti compatisco amante.
 Parlerò con Tamiri e la tua brama,
 più che non credi, a favorir m'appresto.
 SCITALCE
 Ecco appunto Tamiri, il tempo è questo.
 SEMIRAMIDE
455(Importuno ritorno!) Odimi, intanto
 ch'io le parlo di te, colà dimora.
 SCITALCE
 Vado. (Si turba). (Si ritira in un lato della scena)
 SEMIRAMIDE
                                   (Ed io resisto ancora!)