Semiramide, Parigi, Quillau, 1755, I

 SCENA XIII
 
 MIRTEO, SCITALCE e detti
 
 MIRTEO
 (Al traditore in faccia il sangue io sento
1595agitar nelle vene). (Guardando Scitalce)
 SCITALCE
                                     (Io sento il core
 agitarsi nel petto in faccia a lei). (Guardando Semiramide)
 SEMIRAMIDE
 (Spettacolo funesto agli occhi miei!)
 IRCANO
 (Io non parlo e m'adiro). (Due capitani delle guardie presentano l’armi a Scitalce e a Mirteo e si ritirano appresso i cancelli)
 SIBARI
                                                 (Io temo e spero).
 SEMIRAMIDE
 Principi, il cor guerriero
1600dimostraste abbastanza; ognun ravvisa
 nella vostra prontezza il vostro ardire.
 Ah le contrade assire
 non macchi il vostro sangue. Io so che il campo
 contendervi non posso e nol contendo;
1605sol coi prieghi pretendo
 la tragedia impedir. Vivete e sia
 prezzo di tanto dono
 la vita mia, la mia corona, il trono.
 MIRTEO
 No, desio vendicarmi.
 SCITALCE
1610No, l'ira mi trasporta.
 MIRTEO
 All'armi.
 SCITALCE
                    All'armi.
 SEMIRAMIDE
                                       (Oh giusti dei, son morta). (Mentre si battono esce frettolosa Tamiri)