Semiramide, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA IV
 
 TAMIRI, MIRTEO, IRCANO e SCITALCE
 
 SCITALCE
 Che vidi! Che ascoltai! (Fra sé)
 Semiramide vive!
 Ma non l'uccisi io stesso?
 O sognavo in quel punto o sogno adesso.
 TAMIRI
155Sì pensoso, o Scitalce? Ami o non ami?
 Sprezzi o brami i miei lacci?
 Da lunge avvampi e da vicino agghiacci?
 SCITALCE
 Perdonami, o Tamiri.
 Se tu sapessi... Oh dio!
 TAMIRI
                                            Parla.
 SCITALCE
                                                         Se parlo,
160più confusa ti rendo.
 TAMIRI
 O tutto mi palesa o nulla intendo.
 SCITALCE
 
    Vorrei spiegar l'affanno,
 nasconderlo vorrei;
 e mentre i dubbi miei
165così crescendo vanno,
 tutto spiegar non oso,
 tutto non so tacer.
 
    Sollecito, dubbioso
 penso, rammento e vedo;
170e agli occhi miei non credo,
 non credo al mio pensier. (Parte)