Semiramide, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA XII
 
 SEMIRAMIDE, poi IRCANO e MIRTEO
 
 SEMIRAMIDE
 Sarà dunque Scitalce
 sposo a Tamiri? E soffrirò che ad onta
385del nostro affetto antico...
 Principi, io vi predico
 gran disastri in amor. Se pigri siete,
 la destra di Tamiri
 Scitalce usurperà. Correte a lei,
390ditele i vostri affanni;
 pietà chiedete; e se pietà bramate,
 qualche stilla di pianto ancor versate.
 IRCANO
 Non è sì vile Ircano.
 MIRTEO
 A placar quell'ingrata il pianto è vano.
 SEMIRAMIDE
 
395   Ah non è vano il pianto
 l'altrui rigore a frangere;
 felice chi sa piangere
 in faccia al caro ben!
 
    Tutte nel sen le belle,
400tutte han pietoso il core;
 e presto sente amore
 chi ha la pietà nel sen. (Parte)