Semiramide, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA VII
 
 TAMIRI e MIRTEO
 
 TAMIRI
 (S'impedisca il cimento;
 si voli al re). (In atto di partire)
 MIRTEO
                           Così mi lasci? Almeno
1075guardami, ingrata, e parti.
 TAMIRI
 Mirteo, non lusingarti. Io ben conosco
 tutti i meriti tuoi; quanto io ti deggio
 in faccia al mondo intero
 sempre confesserò, saprò serbarti,
1080per finch'io viva, un'amistà verace.
 Ma Scitalce mi piace;
 sol per lui di catene ho cinto il core.
 MIRTEO
 Ma la ragion?
 TAMIRI
                            Ma la ragione è amore.
 
    D'un genio che m'accende
1085tu vuoi ragion da me?
 Non ha ragione amore
 o se ragione intende,
 subito amor non è.
 
    Un amoroso foco
1090non può spiegarsi mai.
 Di' che lo sente poco
 chi ne ragiona assai,
 chi ti sa dir perché. (Parte)