Semiramide, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA X
 
 TAMIRI e detti
 
 TAMIRI
 Signor, quali predici
335venture all'amor mio?
 SEMIRAMIDE
                                           Poco felici.
 Sudai finora invano
 con Scitalce per te. Di lui ti scorda;
 non è degno d'amor.
 TAMIRI
                                        Perché?
 SEMIRAMIDE
                                                         Ti basti
 saper che non si trova
340il più perfido core, il più rubello.
 SCITALCE
 Signor, parli di me? (Avanzandosi)
 SEMIRAMIDE
                                         Di te favello.
 SCITALCE
 (E pure impallidisce). (Ritirandosi indietro)
 TAMIRI
                                            E, s'ei non m'ama,
 perché si fa rivale
 d'Ircano e di Mirteo? Chiedasi...
 SEMIRAMIDE
                                                             Ah ferma; (Arrestandola)
345non gli parlar, se la tua pace brami.
 TAMIRI
 Ma la cagion?
 SEMIRAMIDE
                            Tu sei
 innocente in amore ed egli ha l'arte
 d'affascinar chi sue lusinghe ascolta.
 SCITALCE
 Nino... (Appressandosi)
 SEMIRAMIDE
                 Eh taci una volta; (Con impeto)
350non turbarci così.
 SCITALCE
                                   Ma qui si tratta
 del mio riposo e compatir tu dei...
 TAMIRI
 Ma, Scitalce, io vorrei
 chiaro intendere alfin quai son gli affetti
 che nascondi nel seno.
 SCITALCE
                                           In seno ascondo
355un incendio per te; l'unico oggetto
 sei tu di mia costanza,
 il mio ben, l'idol mio, la mia speranza.
 SEMIRAMIDE
 (Perfido!)
 TAMIRI
                      Io non intendo
 se siano i detti tuoi finti o veraci;
360eccedi e quando parli e quando taci.
 SCITALCE
 
    Se intende sì poco
 che ho l'alma piagata,
 tu dille il mio foco, (A Semiramide)
 tu parla per me.
365(Sospira l'ingrata,
 contenta non è).
 
    Sai pur che l'adoro, (Alla stessa)
 che peno, che moro,
 che tutta si fida
370quest'alma di te.
 (Si turba l'infida,
 contenta non è). (Parte)