La Didone abbandonata, Venezia, Bettinelli, 1733

 SCENA XV
 
 DIDONE, SELENE e ARASPE
 
 ARASPE
                                             Al tuo periglio
 pensa o Didone.
 SELENE
                                 E pensa
 a ripararne il danno.
 DIDONE
1435Non fo poco s'io vivo in tanto affanno.
 Va' tu cara Selene;
 provedi, ordina, assisti in vece mia.
 Non lasciarmi, se m'ami, in abbandono.
 SELENE
 Ah che di te più sconsolata io sono. (Parte)