Alessandro, Parigi, Quillau, 1755, I

 SCENA IV
 
 PORO
 
 PORO
 No no. Quella incostante
 non si torni a mirar. Troppo di Poro
 nell'anima agitata
810che regna ancor conosceria l'ingrata.
 Miei sdegni, all'opra. Audaci
 non vi crede Alessandro e non vi teme.
 Provi con sua sventura
 quanto è lieve ingannar chi s'assicura.
 
815   Senza procelle ancora
 si perde quel nocchiero
 che lento in su la prora
 passa dormendo il dì.
 
    Sognava il suo pensiero
820forse le amiche sponde
 ma si trovò fra l'onde
 allor che i lumi aprì. (Parte)