Didone abbandonata, Parigi, Quillau, 1755, I

 SCENA PRIMA
 
 Appartamenti reali con tavolino.
 
 IARBA ed OSMIDA
 
 OSMIDA
 Signore, ove ten vai?
 Nelle mie stanze ascoso
 per tuo, per mio riposo io ti lasciai.
 IARBA
600Ma sino al tuo ritorno
 tollerar quel soggiorno io non potei.
 OSMIDA
 In periglio tu sei, che se Didone
 libero errar ti vede
 temerà di mia fede.
 IARBA
                                       A tal oggetto
605disarmato io men vo, finché non giunga
 l'amico stuol che a vendicarmi affretto.
 OSMIDA
 Va' pur ma ti rammenta
 ch'io sol per tua cagione...
 IARBA
 Fosti infido a Didone.
 OSMIDA
610E che tu per mercede...
 IARBA
 So qual premio si debba alla tua fede.
 OSMIDA
 
    Pensa che 'l trono aspetto,
 che n'ho tua fede in pegno,
 e che donando un regno
615ti fai soggetto un re.
 
    Un re che tuo seguace
 ti sarà fido in pace;
 e se guerrier lo vuoi,
 contro i nemici tuoi
620combatterà per te. (Parte)