Alessandro, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA II
 
 PORO, poi TIMAGENE con ispada nuda e seguito de’ greci, indi ALESSANDRO
 
 PORO
 Invano, empia fortuna,
 il mio coraggio indebolir tu credi. (In atto di partire)
 TIMAGENE
25Guerrier, t'arresta e cedi
 quell'inutile acciaro. È più sicuro
 col vincitor pietoso inerme il vinto.
 PORO
 Pria di vincermi, oh quanto
 e di periglio e di sudor ti resta!
 TIMAGENE
30Su, Macedoni, a forza
 l'audace si disarmi.
 PORO
                                       Ah stelle ingrate! (Volendosi difendere, gli cade la spada)
 Il ferro m'abbandona.
 ALESSANDRO
                                           Olà, fermate.
 Abbastanza finora
 versò d'indico sangue il greco acciaro.
35Macchia la sua vittoria
 vincitor che ne abusa. I miei seguaci (A Timagene)
 abbian virtude alla fortuna eguale.
 TIMAGENE
 Fia legge il tuo voler. (Parte)
 PORO
                                          (Questi è il rivale).
 ALESSANDRO
 Guerrier, dimmi, chi sei?
 PORO
                                                  Nacqui sul Gange;
40vissi fra l'armi; Asbite ho nome; ancora
 non so che sia timor; più della vita
 amar la gloria è mio costume antico;
 son di Poro seguace e tuo nemico.
 ALESSANDRO
 (Oh ardire! Oh fedeltà!) Qual è di Poro
45l'indole, il genio?
 PORO
                                  È degno
 d'un guerriero e d'un re. La tua fortuna
 l'irrita e non l'abbatte; e spera un giorno
 d'involar quegli allori alle tue chiome
 colà sull'are istesse
50che il timor de' mortali offre al tuo nome.
 ALESSANDRO
 In India eroe sì grande
 è germoglio straniero. In greca cuna
 d'esser nato il tuo re degno saria.
 PORO
 Credi dunque che sia
55il ciel di Macedonia
 sol fecondo d'eroi? Pur sull'Idaspe
 la gloria è cara e la virtù s'onora;
 ha gli Alessandri suoi l'Idaspe ancora.
 ALESSANDRO
 Valoroso guerriero, al tuo signore
60libero torna e digli
 che sol vinto si chiami
 dalla sorte o da me. L'antica pace
 poi torni a' regni sui;
 altra ragion non mi riserbo in lui.
 PORO
65Vinto si chiami? E ambasciador mi vuoi
 di simili proposte?
 Poco opportuno ambasciador sciegliesti.
 ALESSANDRO
 Ma degno assai. Si lasci
 libero il varco al prigionier; ma inerme
70partir non dee. Questa, ch'io cingo, accetta (Si toglie da fianco la spada per darla a Poro)
 di Dario illustre spoglia
 che la man d'Alessandro a te presenta;
 e lei trattando il donator rammenta.
 PORO
 
    Vedrai con tuo periglio (Prende la spada di Alessandro, al quale una comparsa ne presenta subito un’altra)
75di questa spada il lampo
 come baleni in campo
 sul ciglio al donator.
 
    Conoscerai chi sono;
 ti pentirai del dono;
80ma sarà tardi allor. (Parte)