Alessandro, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA II
 
 ERISSENA, poi TIMAGENE
 
 ERISSENA
 E ostentar con tal fasto
 si può l'infedeltà?
 TIMAGENE
                                    Poro non vedo. (Cercando per la scena senza vedere Erissena)
 Questa è pur l'ora, il loco è questo.
 ERISSENA
                                                                E poi (Senza veder Timagene)
885ci lagneremo noi,
 se non credon gli amanti
 alle nostre querele, a' nostri pianti?
 TIMAGENE
 Se il mio foglio ei non ebbe,
 Asbite almen dovrebbe... Oh ciel! Chi mai (Vede Erissena)
890qui condusse Erissena?
 L'eviterò. S'aspetti
 non veduto che parta. (Nell’andare a nascondersi s’incontra con Alessandro)