Artaserse, Roma, Zempel e de Mey, 1730

 SCENA X
 
 MANDANE e detti
 
 MANDANE
                                           Ferma o germano;
 gran novelle io ti reco;
 il tumulto svanì.
 ARTASERSE
                                 Fia ver? E come?
 MANDANE
 Già la turba ribelle
 seguendo Megabise era trascorsa
1500fino all'atrio maggior. Quando chiamato
 dallo strepito insano accorse Arbace.
 Che non fe', che non disse in tua difesa
 quell'anima fedel! Mostrò l'orrore
 dell'infame attentato. Espresse i pregi
1505di chi serba la fede. I merti tuoi,
 le tue glorie narrò. Molti riprese,
 molti pregò, cangiando aspetto e voce
 or placido, or severo ed or feroce.
 Ciascun depose l'armi e sol restava
1510l'indegno Megabise
 ma l'assalì, ti vendicò, l'uccise.
 ARTABANO
 (Incauto figlio!)
 ARTASERSE
                                Un nume
 m'inspirò di salvarlo. È Megabise
 d'ogni delitto autor.
 ARTABANO
                                       (Felice inganno!)
 ARTASERSE
1515Il mio diletto Arbace
 dov'è? Si trovi e si conduca a noi.