Artaserse, Venezia, Buonarigo, 1730

 SCENA IV
 
 ARTASERSE e MEGABISE
 
 ARTASERSE
 Qual vittima si svena ah Megabise...
 MEGABISE
 Sgombra le tue dubiezze. Un colpo solo
 punisce un empio ed assicura il regno.
 ARTASERSE
 Ma potrebbe il mio sdegno
200al mondo comparir desio d'impero.
 Questo, questo pensiero
 saria bastante a funestar la pace
 di tutti i giorni miei. No no, si vada
 il cenno a rivocar... (In atto di partire)
 MEGABISE
                                      Signor che fai?
205È tempo, è tempo ormai
 di rammentar le tue private offese.
 Il barbaro germano
 ad esserti inumano
 più volte t'insegnò.
 ARTASERSE
                                      Ma non degg'io
210imitarlo ne' falli. Il suo delitto
 non giustifica il mio. Qual colpa al mondo
 un esempio non ha? Nessuno è reo
 se basta ai falli sui
 per difesa portar l'esempio altrui.
 MEGABISE
215Ma ragion di natura
 è il diffender sé stesso. Egli t'uccide
 se non l'uccidi.
 ARTASERSE
                              Il mio periglio appunto
 impegnarà tutto il favor di Giove
 del reo germano ad involarmi all'ira.