Artaserse, Venezia, Buonarigo, 1730

 SCENA V
 
 SEMIRA e detti
 
 SEMIRA
220Dove principe, dove?
 ARTASERSE
                                          Addio Semira.
 SEMIRA
 Tu mi fuggi Artaserse?
 Sentimi, non partir.
 ARTASERSE
                                        Lascia ch'io vada,
 non arrestarmi.
 SEMIRA
                                In questa guisa accogli
 chi sospira per te?
 ARTASERSE
                                     Se più t'ascolto
225troppo o Semira il mio dovere offendo.
 SEMIRA
 Va' pure ingrato, il tuo disprezzo intendo.
 ARTASERSE
 
    Per pietà bell'idol mio
 non mi dir ch'io son ingrato.
 Infelice e sventurato
230abbastanza il ciel mi fa.
 
    Se fedele a te son io,
 se mi struggo a' tuoi bei lumi,
 sallo amor, lo sanno i numi,
 il mio core, il tuo lo sa.