Artaserse, Venezia, Buonarigo, 1730

 SCENA II
 
 ARBACE solo
 
 ARBACE
1230Ch'io parta? E in faccia al mondo
 fugga la pena che temer non puote
 la mia innocenza?... O ciel del caro padre
 si rispetti il periglio.
 Chi sa... Ceder può forse... Ah! Mi confonde
1235più che il male presente
 dell'avvenire il rischio.
 Partasi. Che aspettar? Più non mi veggia
 né innocente né reo l'invida reggia.
 
    Parto, qual pastorello
1240prima che rompa il fiume
 a questo colle e a quello
 sen fugge e i cari armenti
 s'affanna a riserbar.
 
    Il tutelar suo nume
1245invoca ad isfuggire
 quel mal che può avvenire,
 quel duol che può aspettar.