Artaserse, Venezia, Buonarigo, 1730

 SCENA VI
 
 SEMIRA
 
 SEMIRA
 Forsenata che feci! Io mi credei
 con divider l'affanno,
 a me scemarlo e pur l'accrebbi. Allora
1365che insultando Mandane
 qualche ristoro a questo cor desio
 il suo traffigo e non risano il mio.
 
    Non è ver che sia contento
 il veder nel suo tormento
1370più d'un ciglio lagrimar.
 
    Che l'esempio del dolore
 è uno stimolo maggiore
 che richiama a sospirar.