Didone abbandonata, Parigi, Quillau, 1755, I

 SCENA XII
 
 DIDONE e SELENE
 
 SELENE
 Ah non fidarti; Osmida
 tu non conosci ancor.
 DIDONE
                                         Lo so purtroppo.
 A questo eccesso è giunta
 la mia sorte tiranna;
1385deggio chiedere aita a chi m'inganna.
 SELENE
 Non hai fuor che in te stessa altra speranza;
 vanne a lui, prega e piangi;
 chi sa? Forse potrai vincer quel core.
 DIDONE
 Alle preghiere, ai pianti
1390Dido scender dovrà? Dido che seppe
 dalle sidonie rive
 correr dell'onde a cimentar lo sdegno,
 altro clima cercando ed altro regno?
 Son io, son quella ancora
1395che di nuove cittadi Africa ornai,
 che 'l mio fasto serbai
 fra l'insidie, fra l'armi e fra i perigli
 ed a tanta viltà tu mi consigli?
 SELENE
 O scordati il tuo grado
1400o abbandona ogni speme;
 amore e maestà non vanno insieme.