Artaserse, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA XII
 
 MANDANE, SEMIRA, ARBACE, ARTABANO, MEGABISE e guardie
 
 ARBACE
 E innocente dovrai
 tanti oltraggi soffrir, misero Arbace! (Da sé)
 MEGABISE
 (Che avvenne mai!)
 SEMIRA
                                        (Quante sventure io temo!)
 MANDANE
 (Io non spero più pace).
 ARTABANO
                                               (Io fingo e tremo).
 ARBACE
490Tu non mi guardi, o padre? Ogni altro avrei
 sofferto accusator senza lagnarmi;
 ma che possa accusarmi,
 che chieder possa il mio morir colui
 che il viver mi donò m'empie d'orrore
495il cor tremante e me l'agghiaccia in seno;
 senta pietà del figlio il padre almeno.
 ARTABANO
 
    Non ti son padre,
 non mi sei figlio;
 pietà non sento
500d'un traditor.
 
    Tu sei cagione
 del tuo periglio,
 tu sei tormento
 del genitor. (Parte)