Artaserse, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA IX
 
 SEMIRA e detti
 
 SEMIRA
 Al riparo signor. Cinta la reggia
 da un popolo infedel tutta risuona
 di grida sediziose e la tua morte
 si procura e si chiede.
 ARTASERSE
1485Numi! (Posa la tazza su l’ara)
 ARTABANO
                 Qual alma rea mancò di fede?
 ARTASERSE
 Ah che tardi il conosco,
 Arbace è il traditore!
 SEMIRA
                                         Arbace estinto!
 ARTASERSE
 Vive, vive l'ingrato. Io lo disciolsi
 empio con Serse e meritai la pena
1490che 'l cielo or mi destina;
 io stesso fabbricai la mia ruina.
 ARTABANO
 Di che temi, o mio re? Per tua difesa
 basta solo Artabano.
 ARTASERSE
 Sì, corriamo a punir... (In atto di partire)