Didone abbandonata, Parigi, Quillau, 1755, II

 SCENA IV
 
 DIDONE e OSMIDA
 
 DIDONE
 Venga Arbace qual vuole,
 supplice o minaccioso, ei viene invano;
 in faccia a lui pria che tramonti il sole,
115ad Enea mi vedrà porger la mano.
 Solo quel cor mi piace;
 sappialo Iarba.
 OSMIDA
                               Ecco s'appressa Arbace.