Artaserse, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA VII
 
 ARBACE e poi MANDANE
 
 ARBACE
1395Né pur qui la ritrovo. Almen vorrei
 dell'amata Mandane
 calmar gli sdegni e l'ire,
 rivederla una volta e poi partire.
 In più segreta parte
1400forse potrò... Ma dove
 temerario m'inoltro? Eccola, oh dei!
 Ardir non ho di presentarmi a lei. (Si ritira in disparte inosservato)
 MANDANE
 Olà, non si permetta in queste stanze
 a veruno l'ingresso. (Ad un paggio, il quale ricevuto l’ordine rientra per la scena donde è uscito Arbace) Eccovi alfine,
1405miei disperati affetti,
 eccovi in libertà. Del caro amante
 versai barbara il sangue. Il sangue mio (Impugna uno stilo in atto d’uccidersi)
 è tempo di versar.
 ARBACE
                                    Fermati.
 MANDANE
                                                       Oh dio! (Vedendo Arbace le cade lo stilo)
 ARBACE
 Quale ingiusto furor...
 MANDANE
                                           Tu in questo luogo!
1410Tu libero! Tu vivo!
 ARBACE
                                     Amica destra
 i miei lacci disciolse.
 MANDANE
                                         Ah fuggi, ah parti!
 Misera me! Che si dirà, se alcuno
 qui ti ritrova? Ingrato,
 lasciami la mia gloria.
 ARBACE
                                           E chi poteva,
1415mio ben, senza vederti
 la patria abbandonar?
 MANDANE
                                           Da me che vuoi,
 perfido traditor?
 ARBACE
                                  No, principessa,
 non dir così. So ch'hai più bello il core
 di quel che vuoi mostrarmi; è a me palese;
1420tu parlasti, o Mandane, e Arbace intese.
 MANDANE
 O mentisci o t'inganni o questo labbro
 senza il voto dell'alma
 per uso favellò.
 ARBACE
                               Ma pur son io
 ancor la fiamma tua.
 MANDANE
                                         Sei l'odio mio.
 ARBACE
1425Dunque, crudel, t'appaga;
 ecco il ferro, ecco il sen; prendi e mi svena. (Presentandole la spada nuda)
 MANDANE
 Saria la morte tua premio e non pena.
 ARBACE
 È ver, perdona, errai;
 ma questa mano emenderà... (In atto d’uccidersi)
 MANDANE
                                                         Che fai?
1430Credi forse che basti
 il sangue tuo per appagarmi? Io voglio
 che pubblica, che infame
 sia la tua morte e che non abbia un segno,
 un'ombra di valor.
 ARBACE
                                     Barbara, ingrata,
1435morrò come a te piace; (Getta la spada)
 torno al carcere mio. (In atto di partire)
 MANDANE
                                         Sentimi, Arbace.
 ARBACE
 Che vuoi dirmi?
 MANDANE
                                 Ah! Nol so.
 ARBACE
                                                       Sarebbe mai
 quello che ti trattiene
 qualche resto d'amor?
 MANDANE
                                           Crudel, che brami?
1440Vuoi vedermi arrossir? Salvati, fuggi,
 non affliggermi più.
 ARBACE
                                        Tu m'ami ancora,
 se a questo segno a compatirmi arrivi.
 MANDANE
 No, non crederlo amor; ma fuggi e vivi.
 ARBACE
 
    Tu vuoi ch'io viva, o cara;
1445ma se mi nieghi amore,
 cara, mi fai morir.
 
 MANDANE
 
    Oh dio, che pena amara!
 Ti basti il mio rossore;
 più non ti posso dir.
 
 ARBACE
 
1450   Sentimi.
 
 MANDANE
 
                       No.
 
 ARBACE
 
                                 Tu sei...
 
 MANDANE
 
 Parti dagli occhi miei;
 lasciami per pietà.
 
 A DUE
 
    Quando finisce, o dei,
 la vostra crudeltà?
 
1455   Se in così gran dolore
 d'affanno non si muore,
 qual pena ucciderà? (Partono)