Il Demetrio, Vienna, van Ghelen, 1731

 SCENA VII
 
  Luogo magnifico con trono da un lato. Sedili in faccia al suddetto trono per li grandi del regno. Vista in prospetto del gran porto di Seleucia con molo e navi illuminate per solennizzare l’elezzione del nuovo re.
 
 CLEONICE preceduta dai grandi del regno, seguita da FENICIO e da OLINTO. Guardie e popolo
 
 CORO
 
    Ogni nume ed ogni diva
295sia presente al gran momento
 che palesa il nostro re.
 
 PRIMO CORO
 
    Scenda Marte, Amor discenda
 senza spada e senza benda.
 
 SECONDO CORO
 
 Coll'ulivo e colla face
300Imeneo venga e la Pace.
 
 PRIMO CORO
 
 Venga Giove ed abbia a lato
 gli altri dei, la Sorte e il Fato.
 
 SECONDO CORO
 
 Ma non abbia in questa riva
 i suoi fulmini con sé.
 
 CORO
 
305   Ogni nume ed ogni diva
 sia presente al gran momento
 che palesa il nostro re. (Nel tempo che si canta il suddetto coro, Cleonice servita da Fenicio va in trono a sedere)
 
 OLINTO
 Dal tuo labro o regina il suo monarca
 la Siria tutta impaziente attende.
310Risolvi; ognuno il gran momento affretta
 col silenzio modesto.
 CLEONICE
 Sedete. (Oh dei, che gran momento è questo?) (Siedono Fenicio, Olinto e gli altri grandi)
 FENICIO
 (Che mai farò!)
 CLEONICE
                                Voi m'inalzaste al trono;
 son grata al vostro amor. Ma troppo è il peso
315che uniste al dono. E chi fra tanti eguali
 di merti e di natali
 incerto non saria? Ne' miei pensieri
 dubbiosa, irresoluta, or questo, or quello
 ricuso, eleggo; e mille faccio e mille
320cangiamenti in un'ora.
 A sceglier vengo e sono incerta ancora.
 FENICIO
 E ben, prendi o regina
 maggior tempo a pensar.
 OLINTO
                                                Come!
 FENICIO
                                                               T'accheta.
 Teco tanto indiscreta (A Cleonice)
325non è la Siria; e ognun di noi conosce
 quanto è grande il cimento.
 OLINTO
                                                     È dunque poco
 il giro di tre lune? In questa guisa
 Cleonice potrai
 prometter sempre e non risolver mai.
 FENICIO
330Audace, e chi ti rese
 temerario a tal segno?
 OLINTO
                                           Il zelo, il giusto,
 il periglio di lei. Se ancor delusa
 oggi resta la Siria, io non so dirti
 dove giunger potrebbe
335l'intoleranza sua.
 FENICIO
                                  Potrebbe forse
 pentirsi dell'ardir. Chi siede in trono
 leggi non soffre. Il numero degli anni
 se mi scema vigore
 non mi toglie coraggio. Il sangue mio
340per la sua libertà
 tutto si verserà...
 CLEONICE
                                  Fenicio, oh dio!
 Non risvegliar ti priego
 nuove discordie. Il differir che giova?
 Sempre incerta sarei.
345Udite. Io sceglierò...
 FENICIO
                                       Sceglier non dei.
 (S'avventuri l'arcano).
 CLEONICE
                                            A noi che porta
 frettoloso Mitrane? (Vedendo venir Mitrane)