Il Demetrio, Madrid, Mojados, 1751

 SCENA V
 
 CLEONICE e BARSENE
 
 BARSENE
 Regina, è pronto il foglio. I sensi tuoi
 spiega in quello ad Alceste.
 CLEONICE
                                                    Ah che in tal guisa
 son troppo a lui, son troppo a me crudele.
685Voglio vincermi e voglio
 dividerlo da me. L'attende il regno,
 l'onor mio lo consiglia, il ciel lo vuole,
 io lo farò. Ma dal mio labbro almeno
 vorrei che lo sapesse. È tirannia
690annunciar con un foglio
 sì barbara novella. Altro sollievo
 non resta, amica, a due fedeli amanti
 costretti a separarsi
 che a vicenda lagnarsi,
695che ascoltare a vicenda
 d'un lungo amor le tenerezze estreme
 e nell'ultimo addio piangere insieme.
 BARSENE
 Questo è sollievo? Ah di vedere Alceste
 il desio ti seduce. A tal cimento
700non esporti di nuovo. Assai facesti
 resistendo una volta. Eh la grand'opra
 generosa compisci. I tuoi vassalli
 fidano in te. Dal superar costante
 questo passo crudel ch'ora t'affanna
705pende la gloria tua.
 CLEONICE
                                      Gloria tiranna.
 Dunque per te degg'io
 morir di pena e rimaner per sempre
 così d'ogni mio ben vedova e priva?
 Legge crudel! T'appagherò. Si scriva. (Va a scrivere al tavolino)
 BARSENE
710(Par che m'arrida il fato.
 Non dispero d'Alceste).
 CLEONICE
                                             «Alceste amato». (Scrivendo)
 BARSENE
 (Lusingarmi potrò d'esser felice,
 se la gloria resiste
 fra i moti di quel cor pochi momenti).
 CLEONICE
715«E non vuole il destin farci contenti». (Scrivendo)
 BARSENE
 (Cresce la mia speranza. Oh dei, sospende
 la man tremante e si ricopre il volto!
 Ah che ritorna ai primi affetti in preda).
 CLEONICE
 Povero Alceste mio. (Parlando. Poi torna a scrivere)
 BARSENE
                                        (Tremo che ceda.
720Io nel caso di lei
 non so dir che farei).
 CLEONICE
                                         «Vivi mio bene (Scrivendo)
 ma non per me». Già terminai, Barsene.
 BARSENE
 (Eccomi in porto). Or giustamente al trono
 un'anima sì grande il ciel destina.
 CLEONICE
725Prendi e tua cura sia... (Volendole dare il foglio)