Demetrio, Torino, Reale, 1757

 SCENA IV
 
 MITRANE, poi CLEONICE e BARSENE
 
 MITRANE
 Un'aura di fortuna,
 che spira incerta, è a sollevar bastante
 quell'anima leggiera. Il regio scettro
790già tratta Olinto e si figura in trono.
 Quanto deboli sono
 fra i ciechi affetti lor le menti umane!
 CLEONICE
 Olà, scriver vogl'io. (Ad un paggio) Parti, Mitrane.
 MITRANE
 Ubbidisco al comando. (In atto di partire)
 CLEONICE
                                             Odimi. Alceste
795più di me non ricerca?
 MITRANE
                                            Anzi, o regina,
 altra cura non ha; ma l'infelice...
 CLEONICE
 Parti, basta così. (A Mitrane) Senti. Che dice?
 MITRANE
 
    Dice che t'è fedele;
 dice che alcun t'inganna,
800che tu non sei tiranna,
 ch'hai troppo bello il cor.
 
    Che ti vedrà placata
 e vuol morirti al piede
 vittima sventurata
805d'un infelice amor. (Parte)