L’Issipile, Vienna, van Ghelen, 1732

 SCENA VII
 
 LEARCO solo
 
 LEARCO
180Eh ch'io non presto fede
 a fole feminili. Ad ogni prezzo
 del tessalo Giasone
 si disturbin le nozze. Armata schiera
 di gente infesta a' naviganti e avvezza
185a viver di rapine appresso al lido
 attende i cenni miei; di questa regia
 ogn'angolo m'è noto. Ascoso intanto
 da quel che avviene io prenderò consiglio.
 Si sgomenti al periglio
190chi comincia a fallir. Di colpa in colpa
 tanto il passo inoltrai
 ch'ogni rimorso è intempestivo ormai.
 
    Chi mai non vide fuggir le sponde
 la prima volta che va per l'onde
195crede ogni stella per lui funesta,
 teme ogni zeffiro come tempesta,
 un picciol moto tremar lo fa.
 
    Ma reso esperto, sì poco teme
 che dorme al suono del mar che freme
200o su la prora cantando va. (Parte)