L’Issipile, Vienna, van Ghelen, 1732

 SCENA XI
 
  Sala d’armi illuminata, con simulacro della Vendetta nel mezzo.
 
 ISSIPILE e RODOPE
 
 ISSIPILE
 Sentimi. Non fuggirmi. (Trattenendo Rodope)
 RODOPE
                                               Ho troppo orrore
 della tua crudeltà. Soffrir non posso
 una barbara figlia
 che ardì macchiar lo scelerato acciaro
290nelle vene d'un padre.
 Lasciami.
 ISSIPILE
                     Se t'inganni.
 RODOPE
                                               Agli occhi miei
 dunque non crederò? Nel regio albergo
 io vidi il re trafitto; e tremo ancora
 di spavento e d'orror.
 ISSIPILE
                                          Vedesti amica
295invece di Toante... Alcun s'appressa.
 Senti. Al bosco m'attendi
 sacro a Diana. Apprenderai l'arcano
 e giovar mi potrai.