Didone abbandonata, Parigi, Quillau, 1755, II

 NETTUNO
 Se alla discordia antica
 ritornar gli elementi, astri benigni
1375del ciel d'Iberia, in questo dì vedete,
 non vi rechi stupor. Di merto eguali
 bella gara d'onor ci fa rivali.
 Se l'emulo Vulcano
 qui degl'incendi suoi
1380fa spettacolo a voi, per qual cagione
 dovrà sì nobil peso
 a me nume dell'acque esser conteso?
 Perché ceder dovrei? S'ei tuona in campo
 talor da' cavi bronzi
1385dell'ira vostra esecutor fedele,
 della vostra giustizia
 fedele ognora esecutore anch'io
 porto a' mondi remoti
 le vostre leggi; e ne riporto i voti.
1390Onde a ragion pretesi
 parte alla gloria; onde a ragion costrinsi
 nell'illustre contesa
 a fremer le procelle in mia difesa.
 
    Tacete, o mie procelle,
1395di questo soglio al piè
 or che il rivale a me
 cedé la palma.
 
    E dell'ibere stelle
 al fausto balenar
1400tutti i regni del mar
 tornino in calma.
 
 IL FINE