Issipile, Parigi, Quillau, 1755

 SCENA VI
 
 ISSIPILE, RODOPE, LEARCO
 
 LEARCO
 Vedi nella mia sorte
550i funesti trofei di tua bellezza,
 Issipile crudele. Al duro passo
 giungo per troppo amarti.
 ISSIPILE
                                                  Il fabbro sei
 tu della tua sventura.
 LEARCO
                                         Era già scritta
 ne' volumi del fato allorch'io nacqui.
 ISSIPILE
555Infelice momento in cui ti piacqui!
 
    Nell'istante sfortunato
 ch'a' tuoi sguardi io parvi bella,
 lo splendor d'iniqua stella
 funestava i rai del ciel.
 
560   D'un amor sì disperato
 l'odio stesso è men crudel. (Parte)