Issipile, Torino, Reale, 1757

 SCENA VIII
 
  Parte del giardino reale con fontane rustiche da’ lati e boschetto sacro a Diana in prospetto. Notte.
 
 ISSIPILE, TOANTE e poi di nuovo LEARCO in disparte
 
 ISSIPILE
 Eccoci in salvo, o padre. È questo il bosco
 sacro a Diana. Il mio ritorno attendi
 fra quell'ombre celato.
 TOANTE
                                            È questo, o figlia,
 l'imeneo di Giasone? E queste sono
205le tenere accoglienze?
 ISSIPILE
                                          Ah! Di querele
 non è tempo, signor. Celati.
 TOANTE
                                                     Oh dio!
 Tu ritorni ad esporti (Learco in disparte)
 all'ire femminili.
 ISSIPILE
                                  Il nostro scampo
 assicuro così. Perché ti stimi
210ciascuna estinto, accreditar l'inganno
 dee la presenza mia.
 TOANTE
                                        Ma come speri
 Eurinome ingannar?
 ISSIPILE
                                         De' Lenni uccisi
 uno si sceglierà che avvolto ad arte
 nelle tue regie spoglie il pianto mio
215esiga in vece tua.
 TOANTE
                                  Poco sicura
 è la frode pietosa.
 ISSIPILE
                                   Alfine in cielo
 v'è chi protegge i re; v'è chi seconda
 gl'innocenti disegni.
 TOANTE
                                        Ah! Che per noi
 fausto nume non v'è.
 ISSIPILE
                                         Se poi congiura
220tutto a mio danno e del tuo sangue invece
 l'altrui furor deluso
 chiedesse il mio, spargasi pure. Almeno
 m'involerà il mio fato
 all'aspetto del tuo. Saprà la terra
225che nel comune errore
 il cammin di virtù non ho smarrito;
 e 'l dover d'una figlia avrò compito. (Parte)
 TOANTE
 Oh coraggio! Oh virtù! Pensando solo
 che a tal figlia io son padre,
230ogni altra ingiuria al mio destin perdono.
 Ah! Rapitemi il trono,
 toglietemi la vita, e conservate
 sensi sì grandi alla mia figlia in seno,
 pietosi dei, che avrò perduto il meno.
 
235   Ritrova in quei detti
 la calma smarrita
 quest'alma rapita
 nel dolce pensier.
 
    Fra tutti gli affanni
240dov'è quel tormento
 che vaglia un momento
 di questo piacer? (Entra nel bosco)