Issipile, Torino, Reale, 1757

 SCENA V
 
 RODOPE, ISSIPILE
 
 RODOPE
 Ma troppo, o principessa,
 t'abbandoni al dolor. Sempre la sorte
 non ti sarà severa;
 di Giasone al valor fidati e spera.
 ISSIPILE
 
1000   Ch'io speri? Ma come?
 Se nacqui alle pene,
 se un'ombra di bene
 non vidi finor?
 
    Ognor doppio affanno
1005mi trovo nel petto;
 v'è quello che provo,
 v'è l'altro che aspetto;
 e al pari del danno
 m'affligge il timor. (Parte)